Siamo stati a casa di Anderson Hernanes, per tutti il “Profeta”, per festeggiare il nostro anniversario.
“Cà del Profeta” è il resort aperto dal famoso calciatore brasiliano tra le colline del Monferrato. Un progetto nato nel 2015 dal suo desiderio di cambiare vita, mettendo in campo le passioni sviluppate nel tempo.
Cancellate dalla vostra mente il prototipo del calciatore che riempie le pagine dei rotocalchi con a fianco una velina, perché quando vi troverete di fronte un Hernanes ospitale, premuroso e di una gentilezza di altri tempi, rimarrete davvero stupiti.
Essere accolti da questo giovane ex calciatore – che ha inanellato una serie di vittorie giocando in prestigiose squadre della serie A – e percepire che questo wine resort per lui è una casa in cui ospitare i clienti per farli stare bene e renderli felici, è stata una bella esperienza. Esattamente come quella gastronomica, vissuta grazie al menu proposto dallo chef Christian Milone, 1 stella Michelin conseguita presso il ristorante di famiglia, la Trattoria Zappatori di Pinerolo, ma anche titolare di Madama Piola a Torino. La gioia del cestino con focaccia, grissini e pane caldi realizzati a mano, fa da contraltare alla gelida eleganza del marmo del tavolo senza tovaglia.
Le entrée di benvenuto, divertenti per presentazione e consistenze ci fanno sentire ben accolti e coccolati, ma il plin fritto e la spuma di patate vincono con un dribbling tra gli amuse bouche.
La carta è insolita perché non propone le categorie dagli antipasti ai dolci, ma direttamente i nomi dei piatti che il giovanissimo maître illustra alla perfezione. Due menu degustazione da € 65,00 e € 80,00 completano l’offerta. Noi abbiamo optato per il primo menu, partendo con “Pisello”, l’esaltazione dell’ortaggio verde declinato in varie versioni dalle taccole, alla crema, all’uovo con le sue bucce. Davvero straordinario.
Quello che mai ci saremmo aspettati dal nome del piatto, una “Minestrina” che non era una minestra, ricordo d’infanzia dello chef, che con i suoi sapori confortanti è un omaggio alla sua e a tutte le mamme e si è aggiudicata un posto anche nei nostri di ricordi. Ah se mi piacerebbe riuscire a replicarla!
Decisamente più semplice il luccio con sarset, uovo mimosa e arance. Il vino che ha accompagnato degnamente il nostro percorso, uno spumante francese rosé da uve Pinot nero dalle bollicine fini e persistenti, caratterizzato da freschezza e acidità perfette dall’antipasto al dolce.
Tra una portata e l’altra Hernanes era sempre presente per chiedere se eravamo contenti dei piatti, del servizio, e ci ha servito il vino in più di un’occasione. E quando il sole è tornato a splendere dopo un improvviso temporale, e alcuni clienti volevano sedersi fuori, è corso ad asciugare le poltrone e a sistemare il dehors. Un vero padrone di casa che sa prendersi cura dei suoi ospiti.
Come dessert abbiamo scelto una tarte tatin con crème fraîche alle mele e la Torta Zurigo. Quest’ultima è un dolce storico tipico di Pinerolo, città di origine dello chef, che propone in una sua versione che a noi ha convinto ed entusiasmato. Non ve la descrivo per non togliervi il piacere se deciderete di provarla.
Cà del profeta è anche una struttura ricettiva con le sue 5 camere e una piscina che si affaccia sui vigneti di Montaldo Scarampi, dai quali vengono prodotti i vini della cantina omonima: Grignolino, Barbera d’Asti e Brachetto. Insomma, relax e piacere per le papille, assicurati.
Mentre scrivo, il mio pensiero va anche allo chef Milone, che continua a lottare dopo l’incidente subito in bici a giugno. E non posso che augurare il meglio a lui e a Hernanes, entrambi grandi campioni dello sport e imprenditori della ristorazione.
Cà del profeta – Via Montaldino, 19 – 14048 Montaldo Scarampi (Asti)
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