Ho conosciuto Biagio durante una promozione di olio extravergine in Eataly Lagrange a Torino. Alto e longilineo, si avvicina al mio corner dicendo “ciao, vorrei assaggiare questo olio perché sono lo chef di un ristorante aperto da poco a Champlas Seguin e mi interessa molto”. Fingo con grande disinvoltura di sapere dove si trovi, ma mentre vagheggiavo con la mente nel tentativo di collocare geograficamente la località in questione, lui mi salva dall’imbarazzo incalzandomi “sai, mi sono innamorato di questo piccolo borgo tra le montagne di Cesana Torinese e ho deciso di lavorare in un ristorante proprio lì”.
Biagio Taddei è giovanissimo e ha quella sicumera che può generare inquietudine e allo stesso tempo ammirazione, perché non so quanti a 21 anni farebbero la scelta di trasferirsi in un paesino di poche anime per lavorare in un’attività ristorativa di montagna in un periodo storico così complicato. Ma proprio quell’audacia e il desiderio di esplorare le montagne vicino casa, mi hanno spinta a impostare il navigatore alla volta di Convivio.
Arrivati a Champlas Seguin, a dieci minuti di auto da Cesana Torinese, ho capito perché Biagio fosse rimasto affascinato dalla bellezza di questo luogo.
Casette in legno e pietra, fiori ovunque, le montagne tutte intorno che avvolgono e proteggono in una dimensione altra dalla città, in cui la natura regna sovrana dettando ritmi lenti a cui dovremmo imparare ad abituarci ogni tanto per vivere meglio.
Quando arriviamo Biagio è intento ad allestire il dehors. Ma nonostante sia agosto, abbiamo preferito pranzare all’interno, perché Champlas Seguin si trova comunque a circa 1.800 metri e anche l’aria non è proprio quella di Torino, ma decisamente più frizzante.
Gli interni – riadattati in quella che era la storica Locanda di Colomb – sono proprio quanto ci si aspetterebbe da una baita di montagna che ti accoglie con il calore delle tinte autunnali, il legno, la pietra; un ambiente caldo e allo stesso tempo raffinato.
Il desiderio di rendere questo ristorante di montagna una meta per gourmet si percepisce anche dalla mise en place elegante, dal menu minimale e dalle proposte in cui la tradizione attinge anche dalla cucina internazionale.
Il benvenuto di Biagio in questa casa di charme mi ha stupita molto: una montatura di burro fresco di giornata ottenuto per affioramento con cristalli di sale Maldon, olio extravergine di varietà Maurino http://www.iandp.it , un bottoncino di cioccolato fondente con mela e patè di fegatini e uno Spritz Campari servito in una piccola burnia di vetro.
Abbiamo provato una serie di piatti, partendo dal tagliere di salumi e formaggi locali, ma questi gnocchi di barbabietola con fonduta di gorgonzola e salame di Turgia si commentano da soli, vera libidine.
Biagio è affiancato da una brigata di ragazzi giovanissimi come lui, ma che con competenza e professionalità sanno guidare gli ospiti in un piacevole percorso culinario ad alta quota.
Nel dubbio di non sapere quale vino scegliere, il Ruché ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono monferrino, è sempre un’ottima scelta.
Non voglio spoilerarvi la sorpresa di uno dei dolci in carta, ma se sceglierete quello nella foto, preparatevi a un gioco avvincente. Non vi aggiungo altro, ma se volete mettere alla prova le vostre papille divertendovi, chiedete al maître il dolce qui sotto screenshottandolo, e poi fatemi sapere.
Vi lascio con un’altra anticipazione. Probabilmente Convivio arriverà anche in città. Ma nel frattempo vi consiglio una gita in quel di Champlas Seguin e una sosta gastronomica da Convivio con la sua brigata di ragazzi torinesi davvero promettenti.
Convivio – Frazione Champlas Seguin, 27 10054 Cesana Torinese
http://www.convivio.restaurant
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