Tour di 3 giorni alla scoperta delle zone del Prosecco tra castelli, cichetti e tanti calici
Le nostre tappe coolinarie: Soave, Marostica, Bassano del Grappa, Valdobbiadene, Follina.
SOAVE
Il nostro tour tra le Strade del vino veneto non poteva che iniziare da Soave, proclamato “Borgo dei borghi 2022”.

Ingresso alle mura di cinta di Soave
Con il suo paesaggio rurale, i vigneti dai quali si produce il vino omonimo, il castello con le mura che cingono il centro storico, Soave si è aggiudicata questo ambito riconoscimento durante la trasmissione Il Kilimangiaro di Rai3.
Ma addentriamoci alla scoperta di questo piccolo borgo popolato da molti viticoltori.
- Il Castello in lontananza
- Cantina del Castello di Soave
- Io che penso “chi me l’ha fatto fare”
Superata la prima porta di ingresso delle mura di cinta, si accede al centro storico con il suo dedalo di piazzette, e le prime cantine e vinerie. La tentazione di fermarci subito a bere un bel calice di Soave è forte, ma decidiamo di proseguire alla volta del Castello scaligero e di affrontare l’impervia scalinata. Qualcosa nel percorso però mi lasciava presagire che non fosse proprio la scelta migliore, infatti arrivati in cima, l’ingresso era chiuso.
Quindi per evitare delusioni segnatevi gli orari di apertura: (periodo estivo) dal martedì alla domenica 09:00-12:00 e 15:00-18:00, lunedì chiuso; (periodo invernale) dal martedì alla domenica 09:00-12:00 e 14:00-16:00, lunedì chiuso.
E dopo un sentiero tra i boschi che vi consiglio di seguire se siete piuttosto allenati (diversamente tornate alla scalinata), finalmente arriviamo in centro e ci sediamo ai tavoli dell’Enoteca del Soave, dove una brillante ostessa ci consiglia un tagliere misto con prodotti tipici della Lessinia e due calici, uno di Soave classico e un Metodo classico 2011 di Corte Tamellini, davvero entusiasmante, tra i migliori mai bevuti.
Il Soave è il vino rappresentativo del borgo e di altri comuni limitrofi, prodotto da uve a bacca bianca Garganega. Questo vitigno autoctono dona vini dal profilo olfattivo non particolarmente aromatico ma grazie alla varietà del sottosuolo anche di origine vulcanica, ha un’interessante complessità tra sentori fruttati ed erbacei e nonostante si presti a un’evoluzione anche di diversi anni in botti di legno, mantiene sempre una buona acidità e freschezza, che lo rendono estremamente piacevole come aperitivo e in abbinamento ad antipasti di verdure e carne e primi e secondi di pesce.
- Metodo classico 2011 Corte Tamellini
- Tagliere misto con prodotti tipici dei Monti Lessini
- Soave classico
Rifocillati e felici ci dirigiamo verso Stilla a Colognola ai Colli, una eco-house immersa tra i vigneti nel quale abbiamo pernottato una notte e ci siamo goduti una magnifica cena. Tommaso e Silvia hanno ristrutturato quella che era la vecchia casa del nonno di lui, e nel 2021 hanno aperto la loro casa con cucina.
Ma di loro e di Stilla vi parlo nella sezione “reportage”.
Il nostro tour di 3 giorni è stato davvero intenso. Mi ci vorrà ancora del tempo per terminare di scriverlo.
Intanto grazie se siete arrivati fin qui. Vi avviso appena finisco, eh!
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