Giunta alla ventiduesima edizione, “La presa della Bastiglia” è l’evento più esclusivo organizzato dal patron del ristorante Valli di Lanzo a Ceres.
Nel centro storico di questo piccolo borgo montano – dove il tempo sembra essersi fermato ed è forte il senso di comunità – Francesco Eblovi ogni 14 luglio dal 2000 mette in scena il suo personale omaggio al moto rivoluzionario francese culminato nel 1789 a Parigi con la “presa della Bastiglia”.
Diventato un appuntamento fisso per gourmand e clienti affezionati, il filo conduttore di ogni edizione è lo Champagne. Dopo Moët&Chandon nel 2021, la maison protagonista di quest’anno è stata Drappier – della quale Francesco è anche ambassador e partenier – riconoscimento ottenuto per le sue capacità di grande imprenditore della ristorazione, che hanno portato il suo ristorante ad essere un riferimento per gli appassionati di champagne e vini di eccellenza grazie anche a una cantina riccamente fornita di circa 1100 etichette prestigiose.
Entriamo nel vivo di questa kermesse enogastronomica unica nel suo genere e magistralmente condotta da tutto il personale, dal giovane socio Samuele Riva, da Mara Vana (moglie di Francesco), al sommelier AIS Roberto Ramondetti e tutti i camerieri.
Siamo stati accolti con una trionfale “Marsigliese” e un sontuoso buffet di antipasti dai salumi tipici locali a monoporzioni di insalata russa e di coniglio, trota affumicata con patata di montagna.
I cartocci di frittini di acciughe, funghi porcini e polpette di verdure, con la loro croccante leggerezza, sono stati un magnifico benvenuto a Ceres.
Francesco tra un frittino e l’altro ci si avvicina dicendo “godetevi i nostri piatti, anche se questa sera saranno a totale servizio dei vini”.
Se a volte alcuni chef si sentono protagonisti assoluti dei loro locali, mettendo in secondo piano tutto ciò che non esce dalla loro cucina – relegando i vini a mero corollario delle loro creazioni culinarie – la dichiarazione di Francesco è stata davvero potente, espressione autentica di un vero maestro della ristorazione.
Sono un’appassionata di spumanti brut “nature” per la loro quasi totale assenza di zuccheri, e questo “Drappier rosè dosage zero 100% Pinot noir” si è distinto in accompagnamento alle proposte del buffet. L’altro champagne previsto per l’aperitivo era un “Clarevallis extra brut biologico”, un blend di uve Pinot noir, Pinot Meunier, Chardonnay, Blanc Vrai, che ho trovato perfetto con il risotto pomodoro e pesto di basilico, straordinario nella sua semplicità.
La cena è proseguita all’interno del ristorante con i suoi ambienti eleganti e raffinati tra parquet e volte in mattoni.
Per sancire il legame tra terra e mare di questa serata evento, chef Francesco ha pensato a una catalana di crostacei che racconta di Spagna, di Sardegna ma soprattutto di Roussillon e Provenza.
In abbinamento a questo primo secondo di mare, abbiamo bevuto un Drappier millèsime Exception 2008, servito impeccabilmente da una magnum dal maître sommelier Roberto.
In un crescendo di complessità gusto-olfattiva siamo arrivati a un Drappier Sendrèe 2008.
Questo champagne trae il suo nome da “cendrèe” – incenerito -, termine che faceva riferimento a un incendio avvenuto a Urville nel 1836, divenuto poi “sendrèe” per un errore di trascrizione. La magnum riproduce una bottiglia del 1700 ritrovata intatta proprio a Urville dopo l’incendio. Questo champagne dalla grande ricchezza olfattiva e il perlage fine e persistente ha accompagnato la tagliata di tonno con una giardiniera emulsionata alla senape.
Giunti al termine di questo percorso enogastronomico, i dolci hanno unito in un unico piatto vari gusti e consistenze tra lingue di gatto, madeleines, croccante al cioccolato, chantilly, cremino e alchechengi ricoperto.
Uno champagne riserva per il dolce?
“Il dolce chiama dolce” è il diktat di tutti i professionisti della sommellerie, ma personalmente non amando i vini dolci, ho apprezzato molto l’abbinamento azzardato di questo Drappier Reserve de l’Oenotheque annata 1991.
Ma come se non fossimo già abbastanza felici e satolli, Samuele e Mara arrivano al tavolo con delle frappeuse traboccanti di stecchi artigianali ricoperti di cioccolato fondente, rallegrandoci tutti con questa coccola d’antan da effetto wow.
Davvero memorabile questa “Presa della Bastiglia” numero 22.
Segnate sul calendario la prossima, 14 luglio 2023; vi anticipo che è un venerdì e dato che sono quasi sicura di avervi convinti, ci vedremo a Ceres per l’edizione numero 23.
Grazie Francesco per avermi fatto sentire parte della tua famiglia e della tua comunità di affezionati gourmand.
Grazie Alessandro Felis per l’invito e la tua sempre ottima compagnia.
Ristorante Valli di Lanzo – Via Roma 11 Ceres (Torino).
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